L'appellativo Extrema é stato usato fino al 1995, ma al tempo stesso il modello é sempre stato denominato RS. Insieme alla Cagiva Mito é stata il modello 125 più longevo, pur se aggiornato sotto molti profili con il passare degli anni. aprilia dichiarò che questo nome indicava il raggiungimento di un apice di equilibrio prestazionale tra motore e ciclistica e non l'utilizzo estremo, leggi puramente pistaiolo, della moto.

L'indicazione "Extrema" spesso non si ritrova sui listini o nella documentazione perchè pare che aprilia con questo nome designasse le versioni "non replica" e che chiamasse semplicemente RS Replica, Sport Production, ecc., le moto con grafica "corsaiola". Molto probabilmente la scelta fu fatta per abbreviare il nome del modello.

All'atto pratico l'adesivo applicato sul telaio vicino al pivot riporta la scritta Extrema nel campo rosso sia per il 1994 che il 1995. Per le precedenti la scritta si ritrova sulle sovrastrutture, fatta eccezione per le Replica del 1992 e 1993 e la SP 1993. Quindi che la moto sia indicata come R, Replica, Chesterfield, SP, sport pro o altro in fondo si tratta sempre e solo di RS Extrema, anche se esistono diverse varianti ed evoluzioni.

La Extrema é l'inizio della nuova era della “macroserie” RS che sostituisce la precedente “macroserie” AF1 che era caratterizzata dal monobraccio in acciaio al posteriore. I punti di contatto tra le due sono relegati, e solo in alcuni casi, al motore e ad alcuni altri componenti quali pinze freno, faro anteriore, ecc.. Il telaio é completamente nuovo, così come il forcellone. Le forme riprendono quelle suadenti della 250 del Motomondiale compreso il forcellone “a banana” o “a boomerang” con capriata superiore di rinforzo. Le stesse moto che corrono il mondiale passano in quegli anni dalla nomenclatura AF1 a RS (W, A, ecc.).

Le Extrema non sono mai state limitate sul mercato italiano nella potenza: l'ultima RS a "potenza libera" è quella dell'anno 1996, l'unica che perse definitivamente la dicitura "Extrema".