Le moto due tempi da oltre 280 cv/litro sono ovviamente costruite per dare emozioni e andare forte, ma non per durare “in eterno”.
Di certo l'uso di lubrificanti di ottima qualità e completamente sintetici sia per il miscelatore che per il cambio, l'utilizzo del filtro aria originale che trattiene bene le particelle di polvere/silicio che sono devastanti per i cuscinetti, lo scaldare il motore per almeno 30 secondi dall'avviamento e successivamente il non superare i 5000 giri/minuto per circa 4 o 5 km sono le regole da seguire.
Riguardo l'olio del cambio/frizione si leggono in rete una marea di
imprecisioni basate sul "sentito dire" o chissà cos'altro. Per molti il top è il motul transoil. Io dico di no! E' un olio ingranaggi "ricollocato" nel mercato moto, quindi qualsiasi GL4 per
ingranaggi/differenziali minerale 70W90 andrebbe bene. Da quando sono disponibili ottimi lubrificanti completamente sintetici però mi domando che senso abbia insistere con oli minerali che
perdono velocemente le caratteristiche (resistenza alle pressioni tra ingranaggi, ecc.) e acidificano prima. La soluzione? Usare un olio 100% sintetico da cambio in bagno d'olio per due tempi (di più difficile reperibilità) o impiegare un
ottimo olio per motori moto quattro tempi con frizioni in bagno d'olio specifica JASO MA e MA2 tipo il bardahl XTS 10W40 e "dimenticarlo" per almeno due o tre anni nel carter senza
problemi! Si noti che la classificazione 70W90 degli oli per ingranaggi corrisponde all'incirca alla viscosità 10W40 degli oli motore e
motore/cambio.
Si parla di fragilità dei motori rotax 2T, ma queste norme e un motore seguito correttamente da un tecnico competente e scrupoloso aiutano a raggiungere senza grossi problemi per il pistone i 20000 km con una perdita di compressione accettabile e per l'imbiellaggio i 40000 km. Ovviamente una moto usata sempre in maniera molto sportiva o in pista non arriverà a coprire tali percorrenze, ma se usate con il dovuto rispetto della meccanica, del buon senso e del codice della strada sono risultati conseguibili. In alcuni casi si parla di casi di percorrenze quasi raddoppiate: sicuramente non erano moto maltrattate o "pasticciate".
Importante è la sostituzione almeno dell'ingranaggio in plastica del contralbero che si trova nel carter sinistro a 15000, massimo 20000 km. L'ideale è sostituire comunque tutti gli ingranaggi in materiale sintetico insieme.
In configurazione originale le Extrema sono, giustamente, grasse di carburazione, ma non sono mai pesantemente scarburate e non si rischiano scaldate o grippate. Fondamentale è l'utilizzo del filtro di aria originale o con potere filtrante identico perchè una delle cause dell'usura prematura è il silicio presente nella polvere.
Ricordatevi sempre di ingrassare i cavi dei comandi e della strumentazione e di verificare periodicamente cuscinetti ruote, di sterzo e del forcellone e dei leveraggi, ma raramente prima della revisione completa del motore si manifestano problemi.
Oltre alle operazioni riportate nella tabella sottostante ricordatevi sempre di verificare molto frequentemente lo stato delle gomme, eventuali perdite d'olio, la funzionalità delle luci: ne va della vostra sicurezza!
Come per il restauro anche la manutenzione verrà ripresa nelle aree tecniche specifiche e vi saranno costanti miglioramenti, pertanto visitate il sito periodicamente per godervi le novità!
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